Da inizio anno a novembre 2021, sono stati recuperati 700 mila occupati. Ad oggi, il gap con il periodo pre-pandemico è di 115 mila individui. Il numero degli occupati aumenta ed il tasso di disoccupazione cala al 9,2%.
Se da un lato aumenta il numero degli occupati, dall’altro diminuisce quello dei disoccupati e degli inattivi (chi non ha lavoro e tantomeno lo cerca).
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La crescita occupazionale
Infatti, stando ai dati rilasciati dall’Istat del mese di novembre 2021, seppur ci sono ancora gravi deficit a seguito della crisi causata dal Covid19, è pur vero che gli occupati a novembre tornano sopra quota 23 milioni, per la prima volta dall’inizio della pandemia. Infatti, nel mese si è raggiunta quota 23.059.000 occupati, mentre a febbraio 2020, momento in cui il coronavirus stava muovendo i primi passi nel nostro paese, gli occupati risultavano 23.174.000.
“Nel mese di novembre prosegue la crescita dell’occupazione osservata nei due mesi precedenti, facendo registrare in tre mesi un aumento di quasi 200 mila occupati; rispetto a gennaio 2021, l’incremento è di 700 mila occupati e riguarda sia il lavoro dipendente sia quello autonomo. Il tasso di occupazione è più elevato di 2,1 punti percentuali”
Commento Istat
In particolare, la crescita dell’occupazione sul mese ha coinvolto sia uomini che donne, sia dipendenti che autonomi, nella fascia 25-34 ed over 50. In questo modo, il tasso di occupazione è salito al 58.9%, registrando un incremento di +0.2%.
I livelli di disoccupazione
In termini di disoccupazione, per il mese di novembre, questa cala rispettivamente dello 0.4 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Infatti, stando ai dati Istat, le persone in cerca di lavoro si stimano essere 2.338.000, cifra inferiore di 43 mila unità rispetto ad ottobre e di 53 mila rispetto a novembre 2020. Nello specifico, il calo si evidenzia per tutte le fasce d’età, eccezion fatta per la fascia 35-49.
Il numero degli inattivi
Un ulteriore dato significativo, è il calo del numero degli inattivi. Infatti rispetto a novembre 2020, coloro tra i 15 e i 64 anni sono calati di 46 mila unità rispetto ad ottobre e di 633 mila unità rispetto a novembre 2020. E’ un dato evidente che il tasso di inattività sia cresciuto di molto durante l’emergenza sanitaria. Al contempo però, ad oggi, cala al 35%. In questo specifico caso, la diminuzione coinvolge gli individui di almeno 25 anni.