Non ci saranno orari prestabiliti in Velvet Media, l’agenzia di marketing con sede a Treviso che ha deciso di abolire l’orario lavorativo. Ai dipendenti verranno assegnati progetti e obiettivi da raggiungere, la gestione del tempo e dei giorni sarà a loro completa discrezione. Inoltre, si potrà lavorare in smart working o in ufficio a seconda delle preferenze.
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Nuove frontiere del mondo del lavoro
In questo modello di organizzazione aziendale ciò che conta è l’operatività dei lavoratori nel rispettare le scadenze, e spetterà a loro decidere il momento della giornata in cui portare a termine i propri compiti. È importante specificare che si tratta di dipendenti assunti da Velvet Media, e non di autonomi collaboratori con partita IVA.
L’azienda di Castelfranco Veneto si occupa di grafica, di sviluppo web, di uffici stampa. Il suo team comprende diverse figure professionali emergenti, quali web marketer, copywriter, seo e sem specialist.
Il proprietario, Bassel Bakdounes, è un imprenditore giovane (43 anni) e ambizioso. Dopo aver lavorato un anno in Ferrari, nel 2013 si mette in proprio e fonda Velvet Media, che nel giro di pochi anni passa da 6 a 120 persone è registra un fatturato annuo di 5 milioni di euro.
“Siamo convinti che se una persona è serena e sta bene nel privato, potrà essere più performante anche davanti al computer – dice – Il miglioramento della qualità della vita genera la possibilità di lavorare meglio”.
Smart working, flessibilità e benessere
Gli uffici di Velvet Media hanno orari di apertura e chiusura molto flessibili. È possibile recarsi sul luogo di lavoro molto presto la mattina e anche a notte inoltrata. Nella filosofia dell’azienda non si può stabilire a priori e orari stabiliti il momento di massima efficienza e produttività del proprio personale, che può variare a seconda dei giorni e del benessere fisico e mentale dei dipendenti. Qualche volta si avrà bisogno di contatti esterni alla famiglia, e l’ufficio sarà a disposizione, altre volte si sentirà l’esigenza di stare più vicino ai propri figli e al proprio partner, e lo smart working svolgerà una funzione centrale per questo fine.
“Contiamo di migliorare la produttività – afferma Bakdounes – togliendo costrizioni frutto di un retaggio culturale anacronistico, legate alla presenza in ufficio o al numero di giorni e ore lavorate, dando invece massima libertà e fiducia alle persone. Oggi vi sono mille innovativi strumenti che ci permettono di stare in contatto, monitorarci e consultarci, perché non dovremmo sfruttarli appieno?