Quanto guadagna e come si diventa un personal trainer: cifre e percorso

Quanto guadagna un personal trainer professionista? Ecco le cifre, il percorso per svolgere tale professione e altro ancora.

Una grande passione per il benessere fisico e mentale, una forte attitudine al raggiungimento degli obiettivi e ottime doti motivazionali. Queste sono solo alcune delle caratteristiche di un personal trainer, una professione sempre più richiesta e ambita. Ecco quanto guadagna e quale percorso fare per diventarlo.

Cosa fa un personal trainer, le mansioni

Il personal trainer è un professionista del benessere fisico, ma nel corso degli anni ha assunto connotazioni sempre più trasversali, fino a diventare una figura molto più complessa. Non si può minimizzare il suo lavoro al semplice istruttore di esercizi in palestra, infatti, le sue mansioni vanno ben oltre.

In primo luogo, il personal trainer si occupa di analizzare le esigenze del singolo cliente, sia dal punto di vista fisico che mentale, e di valutare la sua condizione all’inizio del percorso. In secondo luogo, procederà poi nella progettazione di un programma personalizzato che sia consono al raggiungimento dei risultati richiesti, seguendo tempistiche reali e tenendo conto di tutta la situazione del cliente. Infine, dovrà monitorare i progressi e laddove necessario aggiornare il piano precostruito.

Quali sono le competenze richieste

Basta una passione per lo sport e per il benessere fisico per considerarsi personal trainer? La risposta è no, è infatti necessario studiare e approfondire diverse tematiche che saranno poi utili per svolgere l’impiego.

Tra queste, sono imprescindibili:

  • Tecniche di fitness e di altre discipline sportive;
  • traumatologia;
  • alimentazione;
  • psicologia dello sport;
  • anatomia umana.

Non è tutto però, un personal trainer è anche un mentore che deve saper guidare il cliente verso l’obiettivo prefissato, e per questo non possono mancare le doti comunicative, motivazionali ed empatiche.

Come si diventa personal trainer

In questo momento non esiste in Italia un albo per i personal trainer, di conseguenza non ci sono vincoli sulla formazione specifica. È chiaro però, giunti a questo punto dell’articolo, che non ci si può improvvisare e che i clienti singoli, le palestre e le società sportive si affidano solamente a chi dimostra di avere le giuste competenze.

La laurea in Scienze Motorie è sicuramente un biglietto da visita molto valido, poiché racchiude molte nozioni utili allo svolgimento di tale impiego. Esistono poi diversi corsi di formazione di ottima valenza ai quali si può accedere anche senza percorrere la carriera accademica, attenzione però, si consiglia di frequentarne uno riconosciuto dal CONI.

Quanto guadagna un personal trainer

Una volta capito chi è e come si diventa un personal trainer, andiamo a scoprire quanto guadagna. Partiamo da un presupposto, i compensi sono diversi e variano in base a diversi fattori.

Chi svolge tale impiego come dipendente parte da uno stipendio minimo di 1.329,82 euro mensili, cifra che poi va a salire in base al livello raggiunto. Un personal trainer autonomo che svolge il proprio lavoro da libero professionista guadagna in media dai 25 ai 30 euro all’ora quando lavora all’interno di una palestra, centri sportivi e simili.

La cifra si alza notevolmente quando il servizio viene offerto a domicilio, toccando anche i 60 euro all’ora. Questi sono solo numeri indicativi, in quanto i compensi variano e di molto in base all’esperienza, alle competenze e al contesto in cui si opera.

Leggi anche: Quanto guadagna un direttore di banca: le cifre dello stipendio

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