La pensione resta una delle preoccupazioni principali di moltissimi italiani. Andare in pensione è diventato sempre più difficile, sia per l’aumento dell’età pensionabile sia per l’aumento dei contributi e degli anni lavorativi necessari. Le cose, inoltre, potrebbero peggiorare nei prossimi anni a causa delle scarse risorse finanziare in campo. Per alcuni le novità della Legge di Bilancio 2025 potrebbero essere addirittura peggiori della legge Fornero.
In questo scenario non proprio idilliaco c’è qualcuno che, fortunatamente, può andare in pensione 3 anni prima degli altri, con 43 mesi di sconto sull’età. Ecco chi sono questi fortunati lavoratori e con quali condizioni e requisiti.
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In pensione 3 anni prima con l’Ape sociale: come funziona
Le regole sul pensionamento in Italia sono in continua evoluzione per adeguare la pensione all’aspettativa di vita, alle risorse economiche disponibili e al numero di occupati. Una delle misure che cambia con regolarità è l’Ape sociale, ovvero un’indennità a carico dello Stato che spetta a particolari categorie di lavoratori per accompagnarli fino alla pensione di vecchiaia. Si tratta di una misura “sperimentale” che, ad oggi, risulta essere stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Questi lavoratori possono andare in pensione 43 mesi prima, circa 3 anni, tuttavia bisogna soddisfare diversi requisiti. In particolare possono andare in pensione con l’Ape sociale:
- i disoccupati senza ammortizzatori sociali con 30 anni di contributi
- i lavoratori con 30 anni di contributi che assistono familiari di 1° e 2° disabili
- i lavoratori con 30 anni di contributi con una invalidità di almeno il 74%
- i lavoratori con 36 anni di contributi che svolgono un lavoro ritenuto pesante
- le lavoratrici madri con almeno 30 o 36 anni di contributi, ridotto di 1 anno per ogni figlio fino a 2 figli
Come funziona l’Ape sociale
L’Anticipo pensionistico sociale, abbreviato APE, è una misura introdotta dal governo a favore di alcune specifiche categorie di lavoratori in svantaggio economico e che maturano il diritto di andare in pensione prima. In particolare, chi accede all’Ape sociale può andare in pensione a 63 anni e 5 mesi con almeno 30 anni di contributi maturati. Ci sono alcune cose da sapere sull’Ape sociale:
- la misura è incompatibile con altri redditi da lavoro
- non dà diritto alla tredicesima o ad assegni familiari
L’Ape ha un tetto massimo che non si può superare: 1.500 euro al mese, ciò indipendentemente dal reddito pensionistico effettivo.
La proroga fino al 31 dicembre 2024
L’Ape sociale ha subito diverse modifiche: ad oggi permette di andare al lavoro a 63 anni e 5 mesi, in precedenza si poteva andare in pensione a 63 anni. La misura è stata prorogata fino a fine 2024 e non è noto sapere cosa succederà a partire dal 1° gennaio 2025. Per avere una risposta si dovrà attendere la pubblicazione della Manovra finanziaria per il 2025 anche se una proroga ulteriore sembra poco probabile.
Qualora non fosse confermata per il prossimo anno, molti lavoratori che non maturano i requisiti entro dicembre 2024 saranno esclusi.
Le altre misure in scadenza sono Opzione donna e Quota 103.