In Italia c’è un’insoddisfazione generale e la volontà di cambiare lavoro. Nel Bel Paese i numeri sono allarmanti, ecco che cos’è emerso dalle ultime ricerche.
Indice dei contenuti
In Italia le persone vogliono cambiare lavoro: la ricerca
Il particolare periodo storico in cui stiamo vivendo, caratterizzato da profondi cambiamenti sociali ed economici, sta modificando molto le priorità delle persone. Non sono solo i più giovani ad avere particolari necessità, anche i lavoratori più esperti stanno decisamente maturando un profondo processo di autoanalisi.
Tutto questo si riflette inevitabilmente e soprattutto sul lavoro, ovvero su una delle parti più importanti in termini di tempo della vita delle persone. Ecco che quindi, secondo quanto emerso dall’analisi condotta da Hays e Serenis, l’8% degli italiani vorrebbe cambiare vita e mollare tutto per ricominciare.
Non solo, uno su quattro prevede di farlo in futuro mentre uno su due ci spera ritenendolo al momento un sogno da coltivare. Numeri importanti che denotato una profonda inquietudine legata al mondo del lavoro, che sicuramente va analizzata per capirne le radici.
Solamente il 28% dei cittadini dello Stivale è soddisfatto, al contrario del 38% che si è detto poco o per nulla soddisfatto, e questo non fa altro che avvalorare quanto già scritto. Insomma, in Italia sembra che sia necessario attuare un profondo cambiamento e parte di esso deve includere anche il mondo del lavoro.
Gli italiani vogliono essere felici
Da che cosa deriva questo profondo senso d’insoddisfazione? Soprattutto dalla voglia di trovare la propria felicità, è questo il motivo per il 60% degli italiani che hanno partecipato all’indagine. A seguire, con il 57%, troviamo la volontà di migliorare la qualità della vita e con il 54% vivere con più calma.
Molto interessante capire come gli italiani vorrebbero farlo, infatti, non solo il lavoro ma anche un cambio di città è molto voluto. Il 59% dei partecipanti vorrebbe trasferirsi vicino al mare, segue poi l’isola con 31%, poi la montagna e la campagna rispettivamente con il 29% e il 23% e chiude la città d’arte con il 21%.
Fa riflettere il fatto che le metropoli, nonostante siano il cuore pulsante della nazione, si trovino solamente al sesto posto con il 20% delle preferenze. Appare chiaro che alla base di queste risposte ci sia la volontà di cambiare vita, lasciarsi lo stress alle spalle e ricominciare in un luogo più calmo.
Cosa vogliono fare gli italiani
Il trasferimento è il primo passo per gli italiani coinvolti nella ricerca per migliorare la propria qualità della vita, ma c’è anche il lavoro. Il 32% dei partecipanti vorrebbe aprire un’attività in un settore nuovo, molto apprezzato anche il settore agriturismo e Bed and Breakfast con il 28% delle preferenze.
Non solo, il 26% ha dichiarato di voler lavorare direttamente in campagna o in montagna. Viaggiare tutto l’anno? Ovviamente non manca nemmeno questo desiderio, anzi, sarebbe il cambiamento più radicale tra tutti quelli citati in precedenza. In tutti i casi, una verità emerge su tutte: il profondo senso d’insoddisfazione è molto esteso e deve far riflettere.
Leggi anche: Gestione delle risorse umane: ecco come un buon software può fare la differenza