Energia pulita: 8 milioni di lavori entro il 2050

Lo confermano le indagini svolte da uno studio Eiee: il passaggio alle fonti energetiche rinnovabili porterà ad una crescita di posti di lavoro di 8 milioni entro il 2050.
energia pulita

Lo confermano le indagini svolte da uno studio RFF-CMCC Eiee: il passaggio all’energia pulita tramite l’impiego di fonti rinnovabili porterà ad una crescita di posti di lavoro di 8 milioni entro il 2050.

Secondo lo studio RFF-CMCC Eiee (European Institute on Economics and the Environment), sono almeno 8 i milioni di posti di lavoro che si andranno a realizzare entro il 2050 grazie all’impiego di energia pulita rinnovabile. In particolare, politiche climatiche stringenti ed efficaci, aiuterebbero ad incrementare i posti di lavoro del settore energetico globale.

Infatti, laddove si rispetti il target di limitare l’aumento della temperatura globale a 2°C previsto dall’Accordo di Parigi, entro il 2050, gli attuali 18 milioni di posti di lavoro verrebbero incrementati a 26 milioni.

Attualmente, si stima che circa 18 milioni di persone lavorino nell’industria dell’energia – un numero probabilmente destinato ad aumentare, fino ad arrivare a 26 milioni di persone impiegate nel settore energetico -, se raggiungeremo i nostri obiettivi climatici globali”

Johannes Emmerling, ricercatore a capo dell’unità Low Carbon Pathways di EIEE e corresponding author dello studio. “Il settore manifatturiero e quello delle rinnovabili potrebbero potenzialmente assorbire fino a un terzo del totale di questi posti di lavoro, per i quali i diversi Paesi potrebbero arrivare a competere anche in termini di localizzazione.

Combustibili fossili ed energie rinnovabili

Ad ogni modo, ad oggi, più di 12 milioni di persone sono impiegate nel settore energetico del carbone, petrolio e del gas naturale. Quindi, per raggiungere tale obiettivo è necessario che l’impiego dei suddetti combustibili fossili debba ridursi. Secondo lo studio in esame, nel 2050, i posti di lavoro nel comparto energetico “al di sotto dei 2°C” sarebbero:

  • l’84% nel settore energia pulita;
  • l’11% nel settore dei combustibili fossili;
  • il 5% nel nucleare.

In questo modo, l’80% degli attuali posti di lavoro del settore fossile diminuirebbe rapidamente. E di conseguenza, verrebbero incrementati da lavori nei comparti dell’energia solare ed eolica. Nello specifico. circa 7,7 milioni di nuovi posti di lavoro rientrerebbe in suddetto settore.

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