Istruzione, la parità di genere in Italia è ancora un miraggio: la situazione

In Italia, nell'istruzione la parità di genere è ancora un miraggio. Ecco qual è la situazione e le motivazioni.
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In Italia, la parità di genere nell’istruzione non è ancora stata raggiunta e la differenza tra le varie regioni geografiche è ancora considerevole.

Italia, il lungo percorso per la parità di genere nell’istruzione

Se n’è spesso discusso nel corso degli ultimi anni, raggiungere la parità di genere nell’istruzione dev’essere una priorità della nazione. C’è una moltitudine di Paesi in giro per il mondo che è riuscita a conquistare questo obiettivo, con tutti i benefici che ne derivano.

Parliamo di Nuova Zelanda, Namibia e Argentina ad esempio, ma anche d’Irlanda, Malta e Francia e la lista è davvero lunga. Nel Bel Paese, però, la differenza tra studenti maschi e studentesse è ancora piuttosto marcata.

Parliamo non solo del raggiungimento di obiettivi come diploma e laurea, ma anche e soprattutto di tutti quei settori d’interesse che comprendono tecnologia, ingegneria e matematica, che culturalmente in Italia sono di dominio maschile, senza che ce ne sia un reale motivo dal punto di vista di capacità e apprendimento.

Sembra essere proprio una questione culturale e antropologica, fortemente sedimentata nella società e anche nelle famiglie. Nelle STEM si sta assistendo a un aumento della presenza di studentesse, ma è una crescita lenta e che è partita solo di recente.

Tutto questo considerando che gli studi hanno dimostrato come le donne raggiungano, di norma, prima e più proficuamente gli obiettivi formativi ed educativi. Insomma, una situazione che nel 2024 dev’essere superata anche perché figlia solamente dei pregiudizi e di una realtà che non può più coesistere con la società contemporanea.

Il gap sta diminuendo, ma ancora non basta

Un dato interessante da prendere in esame è che la situazione almeno dal punto di vista dei titoli di studio conquistati, come diploma e laurea, sta migliorando. Il gap sembra in diminuzione ma rimane sempre l’enorme differenza tra studenti e studentesse in determinati corsi di studio, come già abbiamo detto in precedenza.

A peggiorare il tutto, ci sono anche i dati che dividono molto marcatamente l’Italia tra Regione e Regione. In Puglia, ad esempio, c’è un basso tasso di ragazze diplomate che per forza di cose si traduce in un minor impiego delle stesse nel mondo del lavoro.

In generale, nel Sud Italia il divario sembra essere più vasto, anche se bisogna considerare che la questione meridionale incide e non poco. Il Meridione ha sempre meno giovani poiché in molti se ne vanno verso altri lidi, provocando una moltitudine di conseguenze.

Quali sono le conseguenze in Italia

La parità di genere nell’istruzione è fondamentale e dev’essere un obiettivo da perseguire fino al suo raggiungimento. Inutile continuare a parlare di pari opportunità quando queste, fondamentalmente, non sono garantite.

Non si tratta puramente di una questione di diritti, ma di cultura e stereotipi che si devono sdoganare il più in fretta possibile. Minor istruzione significa minori possibilità di trovare un impiego, minore o peggior lavoro significa meno guadagno e più dipendenza dalla controparte maschile.

Se la questione di genere è una priorità, capiamo bene che è necessario fare dei decisi passi in avanti così che in tutta Italia ci possa essere una crescita uniforme non solo culturale, ma anche economica.

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