Nel mondo del lavoro le persone tra i 55 e i 64 anni sono saliti oltre 6 milioni nel 2021, 1,7 in più rispetto al 2011. A riportarlo è Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, che mostra come l’innalzamento della fascia lavorativa del nostro Paese sia un dato in linea con il trend degli altri Paesi Membri.
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Scende l’occupazione per i lavoratori più giovani
All’aumento dei lavoratori over 55 corrisponde un calo dell’occupazione dei lavoratori tra i 15 e i 34 anni, diminuiti di quasi un milione di unità, che dipende anche dalla decisione dell’Istat di non considerare occupato chi riceve la cassa integrazione da più di tre mesi.
Crescita sopra la media Ue
L’Italia è uno dei paesi trainanti nella spinta verso l’alto dell’età lavorativa: infatti la crescita del tasso occupazionale tra i senior è sopra la media Ue, passando dal 45% del 2011 a oltre il 60% (il dato delle donne è ancora più evidente, +16%) . Concorre a tale aumento la riforma dell’Inps che sposta in avanti l’età di accesso al pensionamento.
Lavoro e andamento demografico
Nel 2001 per ogni lavoratore con più di 55 anni ce n’erano quattro under 35. Vent’anni dopo le proporzioni sono praticamente parificate, con i giovani tra i 15 e 34 anni che superano di appena 341mila unità gli over 55. Un dato che risente in parte dell’andamento demografico in continua discesa. In termini percentuali la fascia dei lavoratori giovani pesa oggi quasi 15 punti in meno rispetto all’inizio degli anni Duemila (da 54 a 41).