Lavoro 2024, quali competenze non serviranno più? Ecco quelle a rischio

Nel mondo del lavoro del 2024 alcune competenze sono destinate a sparire e a non essere più richieste. Ecco quali sono.
lavoro quali competenze non serviranno più

Da quanto emerge dai dati Istat, nel mondo del lavoro del 2024 alcune competenze rischiano di sparire per lasciarne spazio ad altre. Ecco quelle che non serviranno più nel prossimo futuro.

Lavoro 2024, alcune competenze rischiano di sparire

In una società in continua evoluzione non è strano che anche le esigenze siano in costante mutamento. Tecnologia, automazione, intelligenza artificiale e digitalizzazione sono entrate di prepotenza nel mondo del lavoro, e già nel 2024 cambieranno e non poco il panorama delle skills.

I dati parlano chiaro: nel prossimo futuro l’evoluzione andrà prevalentemente in direzione del digitale, di conseguenza le competenze a esso legate saranno molto richieste.

Questi dati sono importanti anche per far capire alle persone quale formazione includere nel proprio bagaglio, così da diventare più appetibili per i datori di lavoro e trovare con più facilità un’occupazione.

Non solo, è importante rimanere al passo anche per rendersi indispensabili all’interno di un’azienda, così da non correre il rischio di essere sostituibili o superflui.

Le skills che non servono più

Iniziamo con le competenze destinate a sparire nel mondo del lavoro del 2024 partendo da quelle che alcuni anni fa sembravano fondamentali, ovvero quelle matematiche.

Queste competenze sono diventate veramente poco richieste, soprattutto quelle complesse. Nel Bel Paese c’è una grossa fetta di lavoratori, la maggior parte del totale, con bassi livelli d’istruzione che non necessitano di queste skills nel loro lavoro quotidiano.

Di conseguenza, queste abilità non sono considerate fondamentali. Inoltre, grazie alla crescita tecnologica ormai si utilizzano software e piattaforme ad hoc dotati di strumenti di calcolo, eliminando quasi del tutto l’esigenza di avere un dipendente formato in tal senso.

Sempre secondo i dati Istat, anche la lettura di manuali tecnici è ormai diventata una pratica obsoleta in quanto, anche in questo caso, la tecnologia è sopraggiunta con forza.

Non esistono infatti settori che hanno ancora un reale bisogno di professionisti dotati di queste skills, di conseguenza sarà una pratica poco utilizzata nel mondo del lavoro del 2024.

La situazione del lavoro manuale

Come ormai è ben chiaro ai più, la tecnologia ha modificato radicalmente le necessità delle aziende. Ad esempio, c’è stato un tempo in cui la forza fisica era un requisito fondamentale in molti settori, ma anche questa competenza ormai sta svanendo.

La meccanizzazione e l’automazione hanno reso spesso superfluo lo sforzo fisico prolungato, grazie ai robot e ai macchinari che hanno proprio questo compito specifico.

Discorso molto simile per la manualità di fino. Infatti, chi è molto preciso nello svolgere un lavoro pratico, rischia di non essere più indispensabile per via della meccanizzazione.

Nelle industrie artigianali, manifatturiere e altre ancora il processo di automazione è già in atto, producendo al contempo un incremento della domanda per gli esperti dei macchinari.

Con le competenze fisiche e manuali rischiano di sparire anche quelle di grande resistenza alla monotonia, dato che la tecnologia sta sostituendo in modo massiccio i dipendenti che svolgono compiti ripetitivi.

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