In Italia, il lavoro minorile è un problema che continua a crescere, nonostante la sua illegalità. Si tratta di un fenomeno preoccupante che coinvolge decine di migliaia di bambini e adolescenti ogni anno.
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I dati sono in crescita
Save The Children lancia un allarme che non si può sottovalutare. In Italia 336 mila minorenni, con un età compresa tra i 7 e i 15 anni, lavorano e vengono sfruttati. Osservando soprattutto la fascia d’età 14/15 anni, 1 giovane su 5 lavora, e talvolta lo fa non essendo in sicurezza. Numeri che fanno capire l’importanza del fenomeno e e che destano molta preoccupazione.
Le cause del lavoro minorile in Italia
Le cause del lavoro minorile in Italia sono molteplici e complesse. Uno dei principali fattori è la crisi economica, che ha aumentato la povertà e la disoccupazione tra le famiglie italiane e ha fatto sì che molte famiglie cercassero di far lavorare i propri figli per integrare il proprio reddito.
Inoltre, il lavoro minorile in Italia è spesso legato alle attività stagionali, alla ristorazione e alla vendita, dove le condizioni economiche non consentono di assumere lavoratori regolari e i minorenni vengono sfruttati come manodopera a basso costo.
Infine, non si può prescindere dal considerare anche l’incidenza che ha la dispersione scolastica sul lavoro minorile. Laddove i giovani abbandonano gli studi in anticipo, cresce la probabilità che vengano sfruttati.
Le conseguenze del lavoro minorile sui bambini
Il lavoro minorile ha gravi conseguenze sui bambini che vengono impiegati. In primo luogo, il lavoro rappresenta una violazione dei loro diritti e della loro infanzia. Il lavoro impedisce ai bambini di andare a scuola e di giocare, di imparare e di sviluppare le loro capacità, di avere un’infanzia e una preadolescenza normale e felice.
Inoltre, il lavoro minorile può avere anche gravi conseguenze sulla salute dei bambini, che spesso vengono esposti a lavori pesanti, a rischi per la salute e alla scarsa igiene. In alcuni casi, il lavoro minorile può persino portare a infortuni e a mettere in pericolo l’incolumità dei giovani lavoratori. Senza poi dimenticarsi delle conseguenze anche a livello psicologico.
Le forme di lavoro minorile in Italia
Esistono diverse forme di lavoro minorile in Italia, tra quelle più diffuse possiamo trovare:
- I lavori nel settore della ristorazione
- I lavori nella vendita al dettaglio di merci
- Il lavoro nel settore agricolo
- I lavori nei cantieri
Come combattere il lavoro minorile in Italia
Per combattere il lavoro minorile in Italia, sono necessarie misure concrete e decisi investimenti nella lotta contro la povertà e la disuguaglianza sociale. Occorrono campagne di sensibilizzazione, maggiore informazione sui diritti dei bambini e dei giovani e il rafforzamento dei controlli sul territorio.
Inoltre, sono necessarie politiche di integrazione per le famiglie immigrate e politiche d‘investimento nella scuola, nell’istruzione e nella formazione, che permettano ai giovani di avere maggiori opportunità di lavoro e un futuro migliore.
Non ci si può poi dimenticare di continuare a promuovere l’importanza dell’istruzione stessa, la quale è fondamentale per rendere consapevoli i giovani delle loro capacità e delle loro prospettive.
Infine, è importante sostenere le organizzazioni attive nella difesa dei diritti dei bambini e dei giovani e collaborare a livello internazionale per combattere il lavoro minorile a livello globale, attraverso la promozione delle norme internazionali e la cooperazione tra Paesi.
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