Pensione a 70 anni nel 2025, ma solo per questi lavoratori: l’annuncio infuria i dipendenti. Ecco chi è coinvolto

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La legge di Bilancio 2025 è pronta a introdurre diverse novità: tra queste, una potrebbe riguardare in particolare alcuni lavoratori, che vanno in pensione a 70 anni. Nessun obbligo però: viene introdotta la possibilità di un allungamento dell’età pensionabile per chi lo desiderasse o ne avesse necessità e, di conseguenza, è solo su base volontaria. Ecco qual è la categoria di lavoratori coinvolta e tutti i dettagli da conoscere.

Pensione a 70 anni nel 2025: ecco per chi e quali sono i requisiti

Il ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, conferma le indiscrezioni già circolate sulla possibilità che possa essere introdotto un allungamento dell’età pensionabile per i dipendenti pubblici. Se venisse confermata la novità, introdotta eventualmente con la legge di Bilancio 2025, l’intento sarebbe quello di risolvere problemi di reclutamento che riguardano proprio i dipendenti pubblici.

Il Governo lavora per favorire l’assunzione dei giovani, ha snellito la burocrazia richiesta per le assunzioni ed è intervenuta sugli importi degli stipendi. Tuttavia, come capita a diverse aziende private, anche la Pubblica amministrazione fatica a trovare profili specializzati nelle discipline Stem (ovvero scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Per questo motivo, l’esecutivo cerca di trattenere i professionisti già in servizio e pensa a un allungamento dell’età pensionabile. L’obiettivo è disporre di questi professionisti per assicurare una migliore efficienza del pubblico impiego. Così, con la nuova legge di Bilancio, potrebbe essere introdotto un piano volontario con cui rinviare il traguardo della pensione.

Al momento, i dipendenti del settore Difesa e Sicurezza vanno in pensione a 60 anni, mentre gli altri raggiungono il pensionamento a 65 anni di età e con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne). In alternativa, si attende la pensione di vecchiaia (ovvero il compimento dei 67 anni), come tutti gli altri.

Stando al piano pensato dal ministro Zangrillo insieme al collega Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, tali condizioni possono essere modificate e superate. Ecco, quindi, che non si esclude la possibilità di prolungare il servizio fino a 70 anni (solo per chi lo desiderasse). Nessuna paura e niente allarmismo, quindi: l’ipotesi, se confermata, è esclusivamente su base volontaria, dando la possibilità a chi lo volesse di lavorare fino a 70 anni. Il piano, inoltre, dovrebbe essere concordato con l’Amministrazione di appartenenza.

Conviene andare in pensione prima o lavorare fino a 70 anni?

Mentre l’età pensionabile aumenta e l’importo diminuisce, in molti si dicono stizziti dal continuo rinvio del pensionamento. Al contrario, in tal caso, si tratterebbe di una scelta assolutamente non obbligatoria, anzi a completa discrezione del lavoratore. Una decisione simile era già stata presa nel 2023 con i medici, per i quali era stata introdotta la possibilità di restare in servizio fino ai 72 anni. La prossima legge di Bilancio potrebbe fare lo stesso con altre categorie del pubblico impiego, ritardandone il pensionamento. Solo chi non volesse anticipare l’accesso alla pensione, potrà restare al lavoro. Al contrario, chi lo desiderasse o ne avesse necessità, potrà proseguire con il proprio impiego anche dopo aver raggiunto l’età ordinamentale.

E per i dipendenti pubblici, conviene andare in pensione a 70 anni? Al momento, non è chiaro se il Governo stia pensando ad alcune misure ad hoc per incentivare i lavoratori a restare in servizio fino a 70 anni. Talvolta però, tardare l’accesso alla pensione può apportare alcuni vantaggi. In particolare:

  • con il collocamento in quiescenza viene apportata una riduzione del reddito percepito, in quanto solitamente l’importo della pensione è diverso rispetto a quello percepito nell’ultimo stipendio
  • continuando a lavorare, aumenta progressivamente il valore del montante contributivo. Inoltre, si può godere di un coefficiente di trasformazione più vantaggioso rispetto a quello applicato all’età di 65 o 67 anni
  • la pensione è più alta, soprattutto per i lavoratori che negli ultimi anni hanno ricevuto un aumento di stipendio

Insomma, lavorare fino a 70 anni si rivelerebbe conveniente dal punto di vista economico.

Leggi anche: Ecco chi può andare in pensione 3 anni prima degli altri: regole e importo dell’assegno

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