Il governo Meloni ha presentato un nuovo piano di aiuti sociali che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza. Il nuovo sistema sarà suddiviso in tre diverse misure chiamate Gil, Pal e Gal e punta ad essere più efficiente, mirato e a contrastare fenomeni di abuso e dispendio di risorse. Ecco cosa cambia, quando parte e tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Reddito di Cittadinanza, cosa cambia con l’introduzione di Gil
A partire dal primo gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza verrà sostituito da tre diverse misure, ecco quali sono e cosa cambia per chi attualmente lo percepisce.
La prima misura, il Gil (Garanzia per l’inclusione), ha l’obiettivo di aiutare circa 709mila famiglie che si trovano in situazione di povertà o di vulnerabilità economica.
Il Gil prevede un tetto massimo di 500 euro per i single con un bonus aggiuntivo per coloro che si trovano in situazioni di difficoltà particolari. Inoltre, si potrà integrare con i 280 euro mensili percepiti attraverso il contributo affitto.
Per averne diritto è necessario che nel nucleo familiare sia presente uno dei seguenti componenti: un soggetto affetto da disabilità o invalidità, un minore o una persona over 60. Il sostegno avrà una durata di 18 mesi per poi andare incontro a una pausa di 30 giorni prima di poter essere rinnovato per altri 12 mesi.
Il centro per l’impiego potrebbe chiamare il beneficiario per fargli iniziare un percorso d’inclusione sociale. Nel caso in cui questi rifiutasse senza avere nessuna valida ragione, allora il beneficio andrebbe a decadere.
Cosa sono Pal e Gal
Dopo aver capito che cos’è il Gil, continuiamo a vedere cosa cambia con la sostituzione del Reddito di Cittadinanza. La seconda misura introdotta dal Governo è il Pal (Programma di accompagnamento al lavoro). Esso avrà il compito di aiutare tutti coloro i quali, alla scadenza dei sette mesi di sussidio percepito attraverso il Reddito di Cittadinanza prevista nel 2023, abbiano sottoscritto un nuovo accordo di lavoro. A loro spetta un contributo pari a 350 euro mensili richiedibili a partire dal primo settembre 2023.
Infine incontriamo il Gal (Garanzia per l’attivazione lavorativa), ovvero la terza misura del nuovo sistema di aiuti sociali. Essa è destinata alle persone che non possiedono i requisiti per ricevere il Gil e consiste in un contributo economico pari a 350 euro al mese.
Addio al Reddito di Cittadinanza
Che a Giorgia Meloni e al suo governo non piacesse il Reddito di Cittadinanza non era di certo un mistero, c’era la curiosità però di capire come lo avrebbe sostituito. Alla fine la risposta è arrivata, qualcuno è rimasto soddisfatto e qualcun altro no.
Quel che è certo è che le nuove misure, Gil, Gal e Pal, rappresentano un cambiamento molto grande nell’ordinamento italiano. Il governo Meloni vuole diminuire il numero di persone inoccupate, e nel frattempo elargire meno sussidi.
Dal primo gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà un ricordo ed entreranno in vigore le nuove misure. A partire da quel momento solo il tempo potrà dirci se il Governo ha agito nel modo corretto o se invece, al contrario, ha preso un grosso abbaglio.
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