Contrastanti i pareri in merito al futuro del reddito di cittadinanza. Tra proposte di abolizione e miglioramenti, i diversi approcci del panorama politico italiano.
“Condivido in pieno il concetto alla base. Presto per dire se verrà riformato”. Queste le parole del Presidente Mario Draghi lo scorso 6 agosto. Nel frattempo, la situazione si è ulteriormente evoluta, ponendo le basi per uno scontro tra sostenitori e abolizionisti.
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Tra abolizione…
Matteo Salvini
Dopo la pausa estiva, è tempo di tornare ad affrontare la calda questione circa le sorti del reddito di cittadinanza. Stando alla posizione del leader della Lega Matteo Salvini, il Reddito “poteva avere senso tre anni fa, ma ora abbiamo visto che non funziona e dobbiamo assolutamente cancellar[lo]“.
Già durante il Meeting Rimini 2021, il leader del Carroccio si era dimostrato sicuro delle sue affermazioni: “Tornassi indietro non rivoterei il Reddito di cittadinanza. E’ una legge che si è dimostrata nei fatti, inidonea”. Ieri, durante il suo intervento a Cernobbio ha ribadito il concetto: “sono 8 miliardi di euro mal spesi che devo tornare nel settore produttivo per creare lavoro vero e non assistenza”.
Giorgia Meloni
Sulla stessa lunghezza d’onda è Giorgia Meloni, che al Festival Ambrosetti afferma:
“Non sono d’accordo con Giuseppe Conte che il reddito di cittadinanza sia una buona misura, non lo è: è metadone di Stato […]. Non è mantenendo le persone nella situazione di difficoltà che si migliora la loro condizione ma è creando attorno a loro le condizioni per uscirne”.
…e modifiche
Giuseppe Conte
Se da un lato c’è chi propone l’abolizione del reddito di cittadinanza, dall’altro c’è chi percorre una via di mezzo. E’ questo il caso del leader del M5S, Giuseppe Conte, il quale mostra maniere meno severe e propone modifiche volte ad accrescerne l’efficacia.
“[…] il reddito di cittadinanza è una misura di necessità non solo di civiltà, non possiamo tornare indietro, dopo di che discutiamo pure di modifiche che valgano a migliorarne ancor di più l’efficacia“.
Giuseppe Conte, leader M5S
Enrico Letta
Dello stesso avviso è il segretario del Pd, Enrico Letta che si dimostra favorevole ad apportare modifiche e migliorie. Al contempo, ribadisce la missione dell’instaurazione del reddito di cittadinanza. Questo non deve intendersi come come “un intervento a favore dell’occupazione”, bensì come “un intervento di contrasto alla povertà”,