Islanda, paese pioniere a testare per 4 anni la settimana lavorativa di 4 giorni: quali sono stati i risvolti e com’è stata percepita dalla popolazione.
L’esperimento, iniziato ormai 4 anni fa, portava l’Islanda ad una riduzione del carico di lavoro notevole per numerosi cittadini del settore pubblico. In particolare, dal 2015 al 2019, il Paese, primo al mondo, introduceva la settimana lavorativa di 4 giorni senza alcun tipo di decurtazione dello stipendio.
Secondo i lavoratori, la settimana lavorativa di oltre 40 ore (spesso 44), provocava conseguenze dirette sulla produttività e sulla vita domestica. Uno studio del 2005, rilevava un lavoratore su quattro insoddisfatto, con una scarsa qualità della vita e impossibilitato a gestire in modo sostenibile vita dentro e fuori il posto di lavoro.
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Una nuova realtà lavorativa
Secondo quanto riportato dalla BBC, molti lavoratori del settore pubblico, nel corso dei 4 anni hanno goduto di orari di ufficio più brevi, pur confermando la medesima produttività del passato.
Infatti, quanto emerge dai report svolti da governo, è che i lavoratori hanno affermato di sentirsi meno stressati ed in uno stati di equilibrio tra lavoro e vita privata. Inoltre, hanno riferito di avere più tempo libero da dedicare a famiglia e passioni.
“questo studio mostra che il più grande tentativo al mondo di una settimana lavorativa più corta nel settore pubblico è stato sotto tutti i punti di vista un successo travolgente. Dimostra che il settore pubblico è maturo per essere un pioniere delle settimane lavorative più brevi e le lezioni possono essere apprese per altri governi”.
Will Stronge, direttore della ricerca di Autonomy
La settimana lavorativa negli altri paesi
L‘Islanda non è la sola a voler rivoluzionare l’approccio al lavoro. Anche la Spagna a causa delle nuove sfide Covid-19 sta testando la settimana lavorativa di 4 giorni per le aziende. O ancora, Unilever in Nuova Zelanda prova a ridurre le ore di lavoro del 20% senza intoccare la busta paga.
Al contempo però, non mancano i tentativi fallimentari, come quello della Finlandia che più di un anno e mezzo fa provava ad introdurre la settimana lavorativa di 4 giorni con scarsi risultati.