Parte la sperimentazione in Grecia per la settimana lunga, in controtendenza con quello che ormai da mesi si discute in molti altri Paesi europei. Ecco come funziona e le reazioni.
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Settimana lunga, in Grecia parte la sperimentazione
Nella gran parte del Vecchio Continente, Italia compresa, si discute ormai da mesi sulla settimana corta e su come questa potrebbe giovare alla produttività dei dipendenti oltre che consentire un migliore bilanciamento tra lavoro e vita privata.
In completa controtendenza c’è Atene, che con una mossa a sorpresa annuncia la sperimentazione della settimana lunga. In sostanza, verrebbe aggiunto un giorno lavorativo oltre ai canonici cinque, facendo lavorare i dipendenti per sei giorni con una maggiorazione del 40% sul consueto salario.
Tutto questo è dovuto a diverse problematiche alle quali il Governo sta cercando di far fronte. Prima di tutto, c’è la media più bassa degli stipendi rispetto agli altri Paesi europei, una situazione che ritorna ciclicamente da quasi 15 anni.
In più, si deve poi considerare la mancanza di manodopera che costringe le aziende a far fronte a una carenza divenuta quasi insostenibile. Insomma, in Grecia era necessario testare nuove strade ed è stato deciso di procedere con la settimana lunga, ma non mancano le polemiche.
Come funziona la settimana lunga
La settimana lunga che si sperimenterà in Grecia, in sostanza, consiste nel lavorare per sei giorni ricevendo in cambio un salario pari al 40% in più. Questa soluzione si rivolge soprattutto ad alcune categorie di aziende, ovvero quelle che offrono servizi per almeno 12 ore su 24.
Dunque, questo nuovo sistema lavorativo sarà indirizzato principalmente al comparto industriale e alle telecomunicazioni. Inoltre, si proverà ad implementarlo anche ad altre imprese statali ma non è detto che non possa espandersi anche altrove.
Un modello che può quindi essere replicato su diverse tipologie di aziende una volta che la sperimentazione porterà, come si spera ad Atene, risultati positivi e concreti.
Il dibattito sulla settimana lunga
Non mancano le critiche sulla settimana lunga in Grecia, soprattutto da parte dei sindacati che non sono stati adeguatamente interpellati prima del varo della misura. Uno dei motivi principali delle critiche risiede nel fatto che una volta che i datori di lavoro accettano di adeguarsi, i dipendenti non possono rifiutare questa nuova modalità.
Si deve poi considerare anche un altro fattore da non poco conto. In Grecia si lavora, in media, più ore rispetto alla maggior parte degli altri Paesi europei. Di conseguenza, aggiungere ulteriore lavoro potrebbe influire anche sullo stato emotivo dei dipendenti coinvolti.
Infine, c’è da fare un’ultima considerazione: questa misura va in completa controtendenza rispetto ad altre nazioni del Vecchio Continente, nelle quali si sta virando verso la settimana corta. Le sperimentazioni sono partite in Spagna, Irlanda, Germania e Paesi Bassi, mentre in Belgio i quattro giorni lavorativi sono diventati realtà nel 2022.
Anche per questo motivo la decisione della Grecia sta facendo discutere e ha attirato su di sé l’attenzione dell’opinione pubblica. Staremo a vedere se i risultati saranno soddisfacenti.
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