La Banca Centrale Europea ha annunciato una riduzione dei tassi di interesse dello 0,25%, portandoli al 3,65%. Questa decisione, attesa da tempo, avrà un impatto diretto sulle rate dei mutui a tasso variabile. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta:
Il taglio dei tassi, previsto da tempo, rappresenta una notizia positiva. Riduce i costi del debito pubblico e offre vantaggi sia alle imprese che alle famiglie, soprattutto per coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile.
Tuttavia è ancora necessario monitorare l’inflazione, che dovrà continuare a scendere per influenzare le future decisioni della BCE.
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BCE: approvato il taglio dei tassi
Dopo la pausa estiva, la BCE ha deciso di ridurre nuovamente i tassi dei mutui e dei finanziamenti. L’Europa infatti ha raggiunto la condizione che si era posta Christine Lagarde per procedere ad un taglio ulteriore: ovvero raggiungere il target dell’inflazione del 2%. Questa condizione ha fatto maturare la decisione di tagliare i tassi di 25 punti base, si passa quindi da 3,75% a 3,50%.
Taglio dei tassi della BCE, come cambia la rata del mutuo?
Secondo uno studio dell’associazione di consumatori, una riduzione dei tassi di 0.25 punti base, tenendo conto dell’ultimo TAEG comunicato da Bankitalia (3,94%), e applicando l’attuale Euribor, si traduce in un abbassamento della rata del mutuo a tasso variabile.
Per chi ha stipulato recentemente un mutuo, il risparmio mensile è di circa 18 euro, ovvero 216 euro all’anno. È importante notare che, con il tempo e avvicinandosi alla scadenza del mutuo, la riduzione della rata tende a diminuire, poiché il pagamento si concentra maggiormente sulla quota capitale.