Com’è cambiato il welfare aziendale: le novità oltre lo smart working

Com'è cambiato il welfare aziendale in Italia nel corso degli ultimi anni? Ecco la situazione e che cosa offrono le aziende.
welfare aziendale come è cambiato

Tra le rinnovate esigenze dei dipendenti e le nuove opportunità offerte dalle imprese, ecco com’è cambiato il welfare aziendale nel corso degli ultimi anni.

Com’è cambiato il welfare aziendale

Il mondo del lavoro italiano è in costante mutamento, come tutta la società del resto. Non sorprende quindi che le esigenze dei lavoratori cambino così come le loro imprescindibili richieste. Un tempo, il lato economico poteva, nella maggior parte dei casi, bastare per accaparrarsi i migliori talenti, ma ora non più.

Soprattutto nell’era post pandemica qualcosa è profondamente mutato nelle priorità dei dipendenti, che hanno ben inteso come il bilanciamento tra vita privata e lavoro sia fondamentale. Di conseguenza, è nata l’epoca dello smart working, che per quanto non sia più necessario in termini di prevenzione epidemiologica è divenuto fondamentale tra le condizioni lavorative.

Così, secondo quanto emerso dall’ottava edizione del Welfare Index Pmi di Generali, il lavoro agile è diventato realtà in moltissime imprese. Non solo, sempre secondo quanto è emerso dall’evento, questo sarebbe addirittura stato superato da altre opportunità.

Cambia il welfare aziendale

Il welfare aziendale sta vivendo un periodo di profondo mutamento. Come detto in precedenza, a incidere è stato soprattutto il cambiamento delle priorità da parte delle persone, ma si deve anche sottolineare l’importanza del cambio generazionale.

I più giovani hanno ben chiaro che cosa sia necessario per la loro serenità, e per questo lo richiedono alle aziende. Non stupisce quindi che anche il mondo del lavoro abbia dovuto adeguarsi e rinnovarsi per rimanere al passo con i tempi.

Nonostante tendenzialmente si dica che in Italia su questo siamo molto indietro, è innegabile che siano stati fatti dei decisi progressi. I dati parlano chiaro: è triplicato il numero d’imprese che offre un welfare aziendale alto o molto alto.

Si è passati dal 10,3% al 33,2%, un aumento considerevole che lascia ben sperare per il futuro. Anche osservando la fascia di aziende che offrono un welfare considerato medio è aumentata, passando dal 51% al 75%.

Quali sono le iniziative più interessanti

Alcune imprese hanno ottenuto il prestigioso premio di “Welfare Champion 2024”, mettendo in campo alcune iniziative veramente interessanti in favore dei dipendenti che superano decisamente quelle obbligatorie e previste per legge.

Per favorire la serenità sul luogo di lavoro, alcune aziende hanno offerto corsi di teatro o di yoga. Altre hanno deciso di agevolare le famiglie, offrendo supporto e aiuto nei compiti dei figli dei dipendenti.

Alcune aziende, particolarmente legate alla comunità, hanno avviato iniziative in favore del territorio e sociali. Infine, non mancano i servizi di co-working e co-living. Insomma, lo smart working è sicuramente importante per molti, ma talvolta può essere superato da altre attività e servizi di welfare aziendale.

In futuro tutto questo sarà ancora più apprezzato dai giovani talenti, per questo le imprese più lungimiranti si stanno muovendo per offrire le migliori opportunità.

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